LETTERA APERTA AL PRIMO CITTADINO DI CASSINO. VIA COLLECANNE, QUESTA SCONOSCIUTA!
Salve sig. sindaco!
Sono un’abitante di Collecanne, una contrada della città di Cassino; ma, prima di tutto, sono una cittadina italiana, che ci mette la faccia esponendo la precaria situazione in cui sono costrette a vivere le persone del posto.
Persone che pagano regolarmente le tasse e che si aspettano, anzi sognano da sempre di avere una strada che, seppure stretta e tortuosa, permetta loro di essere percorsa senza correre il rischio essere inghiottiti dalle profonde buche disseminate ovunque, tanto che non si riesce più a distinguere dove finisce l’asfalto e dove comincia la terra battuta.
Già diverse volte, negli ultimi mesi, gli abitanti hanno cercato di far sentire la propria voce e il proprio disagio esponendo, anche attraverso raccolta di firme, la difficile situazione in cui versano non solo i residenti, ma anche quelli che, per questioni di lavoro o di altro, sono costretti a percorrere quotidianamente la strada Collecanne e non si capisce come si continui ad ignorare volutamente la richiesta.
Ora più che mai la contrada Collecanne non viene presa in considerazione.
Sembra essere diventata invisibile: è come se non esistesse e non facesse parte del territorio di Cassino. Forse perché troppo distante dalla città, forse perché troppo poco abitata, forse perché troppo poco importante per il “palazzo” comunale.
E’ chiaro a tutti che Collecanne è un lembo di terra troppo piccolo, troppo insignificante, troppo frammentato politicamente per richiamare l’attenzione dei politici che si alternano e si contendono il comando della città e, proprio a loro, vorrei ricordare che Collecanne è ubicato nell’estrema periferia sud di Cassino, a pochissimi chilometri dal termocombustore di San Vittore, ai confini con Rocca d’Evandro, piccolo, ridente centro della provincia di Caserta, dotato di strade ampie e in perfetto ordine.