Il valore delle promesse politiche e della parola data

Il giorno 4 u.s., in tarda mattinata, alcuni cittadini di Collecanne, ed io con loro, ci siamo recati dal sindaco di Cassino previa richiesta accordata di essere ricevuti nel suo ufficio, con l’obiettivo di discutere del gravissimo stato di dissesto della via Collecanne.

Dopo aver ascoltato le nostre argomentazioni, il primo cittadino ci dava assicurazioni che i lavori di ripristino del manto stradale sarebbero cominciati il 16 corrente mese.

Veniva stabilito altresì che tali lavori sarebbero stati espletati in breve tempo, anche perché si trattava del ripristino di circa due chilometri di strada.

Ci disse pure che per le spese da sostenere il Comune avrebbe attinto ad un “fondo di emergenza” a disposizione dell’amministrazione anche in condizioni di dissesto finanziario.

Soddisfatti da queste assicurazioni verbali, sancite da una stretta di mano, ci siamo accomiatati e abbiamo fatto ritorno nelle nostre abitazioni in contrada Collecanne.

E’ arrivato il 16 del mese e tutti noi ci aspettavamo di assistere all’inizio dei lavori, ma siamo rimasti delusi.

Né il 16, né il 17, né il 18, né il 19 abbiamo visto anima viva.

A questo punto ci sorge il dubbio di essere stati gentilmente presi in giro, con promesse da marinaio del primo cittadino.

Pertanto, oltre a sentirci vilipesi, ci sentiamo anche offesi nella nostra dignità di cittadini e di elettori.

Meglio avrebbe fatto il sindaco se ci avesse spiegato che, nelle condizioni finanziarie in cui si trova il comune, non può far fronte a nessun lavoro di ripristino stradale.

Ora, non mantenendo le promesse fatte ai cittadini di Collecanne con tanta sicumera, appare come tanti politici che promettono con certezza e, con altrettanta certezza, vengono meno alle promesse.

Peggio per noi che dobbiamo continuare a servirci di una strada intransitabile in qualsiasi stagione dell’anno e in particolar modo quando piove.

Prof.ssa Leonarda Oliva

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