Priorità programmatiche basso Lazio 2018/2023
La nostra Presidente Roberta Lombardi e tutta la squadra del Movimento 5 Stelle Lazio ha ben chiaro il programma regionale che intende attuare nei prossimi 5 anni di governo (vedi approfondimento).
Anche noi candidati della provincia di Frosinone abbiamo il dovere di indicare quali sono le priorità per il nostro territorio da sollecitare nei nostri primi mesi di mandato, in modo che vengano quanto prima prese in considerazione ed attuate nell’interesse di tutti i cittadini.
Sottoprogramma provincia di Frosinone 2018 → 2023
Una delle priorità della Regione Lazio deve senza dubbio essere la salvaguardia e lo sviluppo degli asset strategici del nostro territorio: la Fiat e l’Università.
Una giusta visione politica dovrebbe incentivarne la collaborazione affinché possano giungere all’attuazione ed alla creazione di misure e tecnologie volte al miglioramento della qualità della vita dei cittadini: mobilità sostenibile, energie rinnovabili, eccetera.
Allo stesso tempo però bisogna, una volta per tutte, gettare le basi per diminuire l’eccessiva dipendenza dalla Fiat perché quando il mercato dell’auto va in crisi tutti ne risentono; e accade di trovarci di fronte a cassa integrazione e licenziamenti!
Diminuire l’eccessiva dipendenza dalla Fiat sfruttando le peculiarità del nostro territorio.
- Pool esperti per fondi europei e regionali
Tra gli sprechi della pubblica amministrazione ci sono i fondi europei e regionali che Bruxelles e la Regione Lazio mettono a disposizione ogni anno per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo e che puntualmente la provincia di Frosinone non riesce a captare quasi per niente.
E poi succede che, non venendo utilizzati da noi, tornano indietro e vengono destinati ad altre economie che si sviluppano e ci fanno concorrenza inviandoci le loro produzioni a prezzi più bassi di quelli che possiamo fare noi che non abbiamo gli stessi macchinari innovativi che loro hanno potuto acquistare con i “nostri soldi”!
Non è possibile quindi restare con “le mani in mano” a far nulla!
Allo stesso tempo non basta solamente parlarne in pubblico, come siamo abituati a sentire da qualche politico.
Sono convinto che la “svolta” di una provincia passi attraverso l’intercettazione dell’enorme flusso finanziario proveniente dall’Europa e, conseguentemente, dalla Regione Lazio.
Per far ciò, però, è necessaria una vera e propria “task force” composta da dinamici professionisti in grado di rispondere alle call europee e regionali con progetti concreti e di qualità utili allo sviluppo di tutta la provincia.
Inizialmente dovrà essere formata da 4 professionisti/e + 1 team leader (tutti con opportuni requisiti) la cui individuazione avverrà in maniera meritocratica tramite una chiamata pubblica per 8 unità (3 di esse serviranno come rimpiazzo a chi, nel corso del tempo, si distinguerà per demerito e poco impegno)!
Tutti e 5 dovranno avere a disposizione un’area regionale debitamente allestita con computer e stampanti e per il 1° anno dovranno avere un’indennità minima di avviamento sotto forma di consulenza. A partire dal 2° anno lo stipendio non sarà più a carico dell’Ente e verrà riconosciuto loro solo in base ai risultati ottenuti: ogni bando vinto prevede una buona percentuale (spese generali) da destinare ai progettisti. Quindi più bandi vinceranno, più grande potrà essere il proprio compenso.
Dovrà funzionare in questo modo: la parte politica, su indicazione dei cittadini e degli esperti che fisseranno gli obiettivi da raggiungere, individuerà le aree su cui intervenire e il pool di esperti si attiverà per individuare la misura adeguata da cui attingere i fondi per realizzare l’azione prevista.
Ai componenti del pool potranno aggiungersi anche professionisti volontari che condivideranno gli utili dei risultati raggiunti.
Al pool potranno rivolgersi anche le pmi del territorio provinciale.
- Politiche per il lavoro – avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro
Riporto qui di seguito un progetto già avviato e in corso di svolgimento che potrà senza dubbio essere potenziato ed accelerato se a sostenerlo ci sarà un’Ente importante come la Regione Lazio.
Il nome è “Protocollo d’Intesa Lavoro”. In pratica è un accordo quadro già sottoscritto da diversi attori (tutte le scuole di Cassino, l’Abbazia di Montecassino e l’Ente nazionale per il Microcredito) che ha molteplici scopi: dalla formazione all’autoimprenditorialità, alla realizzazione di vere e proprie cooperative scolastiche. In quest’ultime gli studenti potrebbero imparare il mestiere producendo direttamente beni e servizi dai quali far scaturire uno “stipendio”.
In questo modo la scuola diverrebbe il centro per l’impiego per eccellenza, in quanto le aziende interessate potrebbero attingere direttamente da quel vivaio di lavoratori già formati.
Inoltre lo studente lavoratore acquisirebbe la consapevolezza del significato di lavoratore autonomo e dipendente.
Ad oggi tale progetto è attivo e si trova nella II fase: l’organizzazione del coso di formazione sull’autoimprenditorialità.
- Creazione di un polo dell’agroalimentare e dello sviluppo turistico
Occorre creare un luogo fisico e telematico in grado di diventare il punto di riferimento dei possessori di terreno della nostra area geografica. Dovrà individuare le nuove tecnologie e le nuove colture in grado di rendere nuovamente economicamente sostenibile la coltivazione dei terreni. Dovrà puntare alla nascita di nuovi imprenditori agricoli e non di nuovi agricoltori.
Un posto in cui si faccia sperimentazione, trasformazione, stoccaggio e vendita dei prodotti agroalimentari.
E un’area dello stesso dovrà essere dedicata al turismo ed alla redazione di vere offerte turistiche in grado di indurre i tuor operator a far stazionare nelle nostre città e nei nostri borghi i milioni di turisti che ogni anno transitano sul nostro tratto autostradale (Roma-Napoli).
- Sviluppo della conoscenza degli strumenti per compiere “l’ultimo miglio”: lo strumento del Microcredito
Quante volte ci siamo fatti quella fatidica domanda: come faccio a sviluppare la mia idea se non ho i soldi?
Quanti di voi sanno che esiste il microcredito che in base ad alcune leggi da la garanzia Stato fino all’80% da portare in banca per chiedere finanziamenti a tasso agevolato fino a 35.000 euro?
Obiettivamente grazie al M5S la notizia comincia a circolare, ma ancora non abbastanza. Inoltre tante persone pensano che sia una trovata elettorale (grazie agli esempi dati da alcuni tipi di politici)!
In realtà il Microcredito che vi propongo è quello che fa capo all’Ente Nazionale per il Microcredito (Presidenza del Consiglio dei Ministri) che realmente accompagna gli utenti all’ottenimento del finanziamento.
Con il Microcredito si possono effettuare tutte le spese necessarie per avviare nuove imprese o ampliarne già di esistenti.
Sarebbe bello inserire questi sportelli all’interno di alcuni edifici comunali o scolastici della nostra provincia in modo da dare il massimo servizio, anche informativo, a studenti e cittadini.
Ad oggi questa idea è già in corso di avvio con alcune scuole.
Tutti gli altri punti come per esempio: salute, ambiente, acqua pubblica, eccetera sono contenuti nel programma.
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