Open Arms, questa non è questione di razzismo, è invasione di campo della giustizia

Il Decreto in pdf del Tar del Lazio riguardante la sospensione del Provvedimento del Governo che disponeva il divieto della Open Arms di accesso nelle acque territoriali Italiane. L’ONG aveva soccorso nelle acque libiche oltre 140 migranti.

Razzismo, omofobia, paura del diverso. In queste strane situazioni che continuano a perpetrarsi questi termini ed i rispettivi significati non c’entrano davvero niente!

Il crescente dissenso degli italiani avverso tutti questi arrivi è generato dalla consapevolezza che la loro volontà non verrà mai presa in considerazione. 

Ancora una volta la giustizia entra a gamba tesa in politica e stronca un provvedimento del Governo Italiano.

Il tar del Lazio con Decreto del 14 agosto 2019 dispone:

“…per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, anche monocratica – del provvedimento reso dal Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro della Difesa e con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’1 agosto 2019, comunicato a mezzo e mail, con cui si dispone “sin da ora” il divieto di ingresso, transito e sosta della nave Open Arms “nel mare territoriale nazionale”, e di ogni altro comunque connesso, anche se non conosciuto dalla ricorrente.”

Questa decisione appare una vera e propria invasione di campo del potere giudiziario nei confronti di quello politico.

Nell’immediato boccia ben 3 Ministeri e fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 9 settembre 2019.

Insomma permette alla ONG di entrare nelle acque italiane e rimanda al 9 settembre 2019 la discussione del ricorso.

Ma fino ad allora i migranti devono restare a bordo della nave?

Sembra un po’ una presa in giro con lo scopo di farli scendere sul territorio italiano perché sarebbe inconcepibile e disumano lasciarli li su per altri 20 giorni, visto che già ci stanno da una quindicina.

A questo punto il dubbio che sorge spontaneamente è che si voglia davvero far continuare questo flusso migratorio.

Per quale motivo? Chi vuole che continuino questi arrivi? Lo Stato ha ancora la possibilità di indicare un indirizzo politico nazionale?

Qualcuno se può dia una risposta a queste domande.

Ci sono due forze politiche (M5S e Lega) che rappresentano la maggioranza degli italiani che, attraverso i Ministeri dell’Interno, della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 1° agosto 2019 hanno comunicato la volontà di non far entrare nelle acque italiane la nave dell’ONG Open Arms.

Perché non viene rispettata?

Il dubbio – sempre più certezza – è che ci sia qualcuno al di sopra di tutto, e addirittura più forte dello Stato, che continua a fare affari con l’immigrazione.

Sarebbe ora che le cose non continuassero ad andare in questa direzione e la riflessione politica che mi sento di fare (e che, tra l’altro, si percepisce chiaramente dal provvedimento del 1° agosto 2019) è che il Governo composto da M5S e Lega finora abbia fatto bene.

Forse i Due dovrebbero capire se c’è possibilità di ricucire lo strappo di questi giorni per continuare col cambiamento.

Non si può che essere contrari a qualsiasi accordo con la sinistra, artefice e burattinaia di queste brutte situazioni.

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