I medici facciano i medici e non i lavativi

L’altro giorno per le vie di Cassino ho incontrato per caso un’amica che non vedevo più da qualche anno e dopo le classiche domande mi ha detto di aver trascorso un momento della sua vita molto complicato per quel che riguarda la salute.

Anche lei, come tanti, si è trovata a dover combattere con il “mostro” dei nostri tempi.

Ha attaccato il fegato con una massa di cinque centimetri e per asportarla ha dovuto subire un intervento che le ha dimezzato quella parte del suo corpo.

Ma il vero dramma, mi ha raccontato, non è stato il periodo dell’operazione o il dopo, seppur non sia stato semplice e anche se non è ancora tutto finito.

Le vere difficoltà e le vere crisi sono iniziate dalla diagnosi della malattia avuta in seguito ad una ecografia, eseguita quasi per caso e di propria iniziativa, che il tecnico ha fatto più volte su macchinari diversi sperando fosse un errore!

Subito è scattato l’allarme in tutta la famiglia, tanto più che la nonna è la zia hanno avuto lo stesso problema.

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Ma quello che mi ha colpito moltissimo e su cui voglio soffermarmi, sperando che venga letto anche dai medici, è proprio l’argomento che si è poi sviluppato in seguito a quella sua espressione sopra evidenziata.

In pratica mi ha raccontato che da molto tempo tentava di dire alla sua dottoressa di base che accusava dei disturbi fisici, ma che le diceva sempre di stare tranquilla perché non era nulla. E aggiungeva, quasi per avvalorare la propria tesi, che si trattava di tensione temporanea o di ansia..!

In quelle parole mi ci sono ritrovato anche io. Infatti quando mi reco dal mio medico perché sento qualche doloretto anche lui spesso se ne esce con le solite frasi: stai tranquillo non è nulla, si tratta del cambio di stagione, sono paure infondate, sei troppo pauroso, eccetera eccetera…

Continuando mi ha detto che l’ecografia se l’è fatta grazie alle insistenze del marito che nei periodi antecedenti la bruttissima diagnosi spesso si trovava a doverla raccogliere da terra in seguito a pericolosi e frequenti svenimenti.

Insomma da più di un anno si trovava in quella situazione e la dottoressa continuava a dirle che non era nulla.

Ecco con questo mio pensiero vorrei chiedere ai medici di fare i medici e non i lavativi perché in gioco c’è la vita o la morte delle persone………..

Allo stesso tempo spero che i cittadini quando vanno dal proprio dottore imparino a pretendere, senza alcun tipo di timore reverenziale, di essere visitati e di avere tutte le impegnative per qualsiasi tipo di controllo possa essere necessario.

Io con il mio medico per questo motivo ci discuto spesso, ma non me ne vado fin quando non mi ha fatto l’impegnativa che gli chiedo.

Con l’occasione faccio i miei migliori auguri di prossima e completa guarigione a quella ragazza con cui qualche anno fa si rideva e si scherzava allegramente e spensieratamente seduti con gli amici davanti a qualche bar sorseggiando il classico aperitivo alla cassinese.  

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